Quando siamo incalzati dagli avvenimenti difficilmente riusciamo a vedere le cose nella giusta prospettiva.
A volte conviene fermarci per osservare meglio e riflettere su ciò che ci sta accadendo.
In effetti quello che mi manca maggiormente è il tempo libero, quello che serve a cazzeggiare, annoiarsi, coltivare un interesse, riflettere sulla vita.
Nemmeno il lock down mi sta regalando tempo libero: attivarmi per la vendita on line richiede un impegno fuori misura. Nemmeno ci aiuta avere tutto digitalizzato. Ora per vedere una bolletta devi andare nel sito e soprattutto ricordarti ID e password.
Questo ci porta a perdere i nostri ritmi naturali per acquisire quelli richiesti dalla società, che sono sempre più tecnologici e velocizzati.
Ricordo i tempi che scandivano i miei ultimi periodi di vacanza, tempi lunghi, diluiti, che sfociavano nel “senza tempo”. Lì avvenivano le intuizioni più importanti, le riappacificazioni con aspetti indesiderati dell’esistenza e un senso di sacralità del “Tutto” che ci circonda e del quale siamo parte.
Non per merito della vacanza in sé, ho vissuto anche la frenesia di voler vedere più posti nel più breve tempo possibile, una corsa all’ultima foto da catturare prima del ritorno.
Quello che fa in realtà la differenza è il sapersi fermare ad osservare le sensazioni che ci attraversano senza giudicarle, l’attività della Natura intorno a noi e l’attività della nostra mente, sempre pronta a giudicare.
Facciamo questo esperimento. Mettiamo giù il telefonino e restiamo per 3 minuti ad occhi chiusi ad osservare le nostre sensazioni fisiche, il respiro, i suoni e le reazioni emotive che ci attraversano in questo momento.
Già questo semplice esperimento scatenerà il rifiuto di una parte di noi, ci sembrerà troppo difficile, troppo lungo, troppo corto, inutile e via dicendo. Quelli più curiosi proveranno.
Non importa nemmeno il risultato, va fatto senza aspettative. Ma a che serve? Serve a fermare per un attimo il tempo, a creare un po’ di spazio nella mente, a lasciare con dolcezza che la mente riposi nella consapevolezza di essere vivi, a uscire dagli schemi del “fare” per ottenere.
Creare spazio nella mente. Diventare più “spaziosi” dentro è un’ottima medicina. Ricordo un insegnamento di un mio caro maestro di meditazione che diceva: “Un cucchiaino di sale in un bicchiere d’acqua rende l’acqua molto amara (salata), lo stesso cucchiaino in un grande otre non ne cambia il sapore.”
Ecco a cosa serve creare spazio dentro la nostra mente.